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Interfono per moto: tutti i modelli e come scegliere

Chi l’ha detto che un viaggio in moto debba trasformarsi in un momento di completo isolamento, dove chi guida e chi fa da passeggero non riescono a comunicare tra loro, se non gridando delle parole quasi incomprensibili, soprattutto all’incrementare della velocità?

In commercio esiste infatti l’interfono moto, un piccolo dispositivo che può rendere il casco un avanzato sistema di comunicazione con il passeggero. Non solo, perché alcuni modelli sono compatibili con smartphone, lettori mp3 e GPS. Questo significa che sarà possibile utilizzare uno stesso piccolo strumento per:

  • Comunicare a piacere con il passeggero;
  • Ascoltare le indicazioni del navigatore per giungere rapidamente a destinazione;
  • Rispondere alle telefonate e fare partire le chiamate;
  • Ascoltare musica.

Il tutto in completa sicurezza e nel rispetto delle regole del Codice della Strada, dato che le mani potranno restare stabilmente sul manubrio e lo sguardo sempre fisso sulla strada.

Il modello più economico: l’interfono pneumatico

interf 286x300A dire il vero, non tutti i modelli di interfono per il casco in commercio permettono di svolgere tutte queste funzioni. Quelli più economici, ad esempio, consentono solamente di comunicare con il passeggero.

Si tratta dei cosiddetti interfoni moto pneumatici. Sono dispositivi estremamente semplici, senza centralina e senza batteria. La comunicazione tra motociclisti avviene tramite dei tubicini che mettono in collegamento tra loro i due caschi.

Il modello è sicuramente un po’ desueto; in commercio infatti non se ne trovano più molti. Colpa anche dei limiti di questo sistema, che non dispone di volume (alle alte velocità, la comunicazione è difficoltosa) e che obbliga i due compagni di viaggio ad “agganciarsi” prima di ogni partenza e a “sganciarsi”, prima di scendere dalla moto.

Il modello intermedio: l’interfono a cavo

Una centralina a batteria viene posizionata nella tasca della giacca di pilota o passeggero. Da qui si dipartono i cavi che arrivano agli auricolari e al microfono; quest’ultimo sarà a filo per i caschi modulari e integrali, a staffa per i caschi jet.

Come nel caso del modello pneumatico, anche l’interfono moto a cavo obbliga motociclista e passeggero a “collegarsi” l’un l’altro al momento della partenza; come prima, i cavi possono intralciare i movimenti di entrambi e in nessun caso è ovviamente prevista la comunicazione con altri centauri.

Vi sono però dei vantaggi, come la possibilità di regolare il volume (rendendo quindi più agevole la comunicazione anche in autostrada), quella di collegare un lettore mp3, mentre alcuni modelli sono predisposti con la radio FM. Lo smartphone si potrà collegare con questo dispositivo solo tramite cavo.

Il modello più tecnologico: l’interfono Bluetooth

L’ultimo modello è certamente il più costoso, ma svolge diverse funzioni, molte delle quali estremamente utili. Non ultima, la comunicazione tra centralina e auricolare e microfono senza fili.

Il fatto di non avere tubicini, né fili, offre ovviamente una grande libertà al motociclista e al passeggero. Una centralina viene posizionata in ogni casco e si occupa di gestire i corrispondenti auricolare e microfono (ad asta o a filo).

La centralina, a seconda dei modelli, sarà applicata sul lato del casco o sul retro della calotta; per evitare interferenze e fruscii sarà preferibile scegliere questi ultimi modelli.

Sulla centralina stessa sono posizionati i comandi principali, di facile utilizzo anche con i guanti indossati; gli interfono moto Bluetooth più evoluti dispongono anche dei comandi vocali, che consentono di tenere sempre le mani sul manubrio.

L’interfono Bluetooth consente il collegamento a:

  • GPS, per chiedere e seguire le indicazioni stradali;
  • Smartphone, per ricevere ed effettuare telefonate;
  • Radio FM e lettore mp3, per ascoltare musica e notiziari;
  • Altri dispositivi compatibili, per comunicare anche con altri motociclisti con cui si stia viaggiando.

La qualità del suono, la molteplicità delle funzioni, la facilità di installazione e di utilizzo e la possibilità (in alcuni modelli) di scaricare gli aggiornamenti online ne fanno l’interfono casco preferibile.

Unico difetto, il prezzo, nettamente più elevato rispetto alle prime due tipologie esaminate.