Il riscaldamento dell’auto non funziona?
Le componenti del motore dell’auto, durante il loro funzionamento, raggiungono temperature molto elevate ed è fondamentale procedere ad un loro continuo raffreddamento, attraverso un sistema ad acqua ed uno ad aria.
È un insieme di due radiatori ad occuparsi di raffreddare l’acqua e di rimetterla in circolo attraverso un circuito che attraversa tutte le componenti interessate da surriscaldamento.
Ed è l’aria proveniente dall’esterno che, entrando attraverso delle piccole grate, penetra all’interno del vano motore e, grazie ad una ventola, dissipa parte del calore all’interno dell’abitacolo: è il tanto semplice, quanto geniale sistema di riscaldamento dell’auto.
Il liquido e il radiatore
Può capitare che il sistema di riscaldamento dell’auto smetta di funzionare o funzioni poco e male. Cerchiamo di capire quali possano essere le cause di questo malfunzionamento.
La prima causa è quella della mancanza di acqua nel radiatore. Non si tratta di acqua allo stato puro, bensì di un fluido apposito, detto liquido antigelo o di raffreddamento che, mescolato a glicole etilenico, non ghiaccia a temperature inferiori agli zero gradi e non va in ebollizione a temperature superiori ai 100°C.
Se non vi è acqua nel radiatore, non ve n’è nemmeno nel circuito di raffreddamento del motore, ma, poiché l’acqua che si trova nel circuito di raffreddamento è quella che alimenta il radiatore per il riscaldamento interno, quando è scarsa, insufficiente o inesistente, il riscaldamento interno non può comunque attivarsi.
Questo è il caso che più di altri mette a repentaglio la salute del motore, in quanto se il motore non si raffredda a tempo, il rischio che si corre è quello di danni seri e irreparabili. Si dovrà quindi aggiungere acqua e poi recarsi presso un’officina, al fine di individuare eventuali perdite nell’impianto, un foro o una rottura.
Altre cause di guasti
Un altro motivo di non funzionamento del riscaldamento dell’auto può essere da ricercarsi nel termostato e nella pompa di aspirazione del liquido nel circuito di raffreddamento. Il termostato in questione regola la temperatura dell’acqua, ma la pompa potrebbe non partire anche a causa di una valvola di accesso del circuito chiusa o otturata o di un deviatore intasato.
Anche in questo caso, l’intervento di un meccanico professionista è da preferire, al fine di ottenere una diagnosi del motore a freddo e dell’intero circuito di raffreddamento.
Altri fattori che intervengono negativamente sul riscaldamento dell’abitacolo dell’auto sono un malfunzionamento della ventola, che deve attivarsi allo spegnimento del motore e ogni volta che l’aria che entra dall’esterno non sia sufficiente per raffreddare il motore, per pompare aria calda nei bocchettoni interni; del radiatore che irradia il calore; dei comandi di attivazione del riscaldamento.
In caso di guasto del radiatore, la soluzione che va per la maggiore è quella della sostituzione del pezzo stesso data la difficoltà nel ripararlo: si trova dietro il cruscotto ed è consigliato fortemente rivolgersi ad un’officina per questo tipo di lavoro.
È invece piuttosto facile la diagnosi: quando, dopo aver parcheggiato l’auto, sotto di essa si formi abbastanza rapidamente una pozza di acqua, allora significa che il radiatore è guasto e che il liquido non viene riassorbito dall’impianto di riscaldamento.
Anche in caso di malfunzionamento dei pulsanti a manopola che consentono di regolare e gestire la fuoriuscita dell’aria calda, la soluzione è quella di andare a cambiare i pezzi stessi, mentre, in caso di pannello touchscreen, si agisce direttamente sul software dell’auto.
Nelle auto più moderne
Un discorso a parte andrà fatto per quei sistemi di riscaldamento di più recente costruzione e totalmente o quasi computerizzati. In questo caso, l’intervento di un elettrauto o di un professionista di un’officina meccatronica sarà indispensabile, per effettuare una diagnosi la più rigorosa possibile, in modo da individuare la fonte del problema e risolverlo.
Se infatti il computer di bordo non funziona correttamente e non registra in maniera precisa la temperatura, la quantità dell’acqua o la circolazione dell’acqua nel circuito, inutile sperare che esca aria calda dalle prese all’interno dell’abitacolo.