Quando avviene la successione dell’auto e come funziona
C’è stato un decesso in famiglia e tu e gli altri eredi non sapete come funzioni la successione dell’auto, ivi compresi il pagamento del bollo auto, dell’assicurazione, delle eventuali ammende ricevute e relative al periodo in cui il proprietario dell’auto era ancora in vita.
Sicuramente la soluzione più semplice sarebbe quella di affidare tutto ad un’agenzia di disbrigo pratiche, ma questo comporterà un costo aggiuntivo, che si andrà ad aggiungere alle imposte di bollo comunque dovute.
In ogni caso, che tu decida di fare da te o di farti aiutare da terzi, è comunque importante che tu sia a conoscenza di tutti i tuoi diritti e doveri e delle procedure da seguire.
Ecco qui di seguito una breve sintesi.
Accettazione o rinuncia dell’eredità
Il veicolo può essere ereditato per volontà del defunto (in questo caso, l’erede o gli eredi dovranno presentare il verbale di pubblicazione del testamento olografo redatto dal notaio), ma anche in assenza di volontà scritte dello scomparso: in quest’ultimo caso, sarà il notaio a spiegare la ripartizione dei beni.
Insomma, alla morte del proprietario del veicolo, l’erede o gli eredi hanno due possibilità: rinunciare all’eredità presentando esplicito atto di rinuncia redatto dal notaio, oppure attestare l’accettazione dell’eredità entro sei mesi e comunque di fronte ad un notaio, con un atto di vendita che si configurerà per mortis causa.
Le fasi dell’accettazione
Per accettare l’eredità e diventare proprietario del veicolo sarà necessario, nell’ordine:
- Accettare entro sei mesi l’eredità: l’atto di accettazione deve portare la firma dell’erede e tale firma dovrà essere validata dal notaio;
- Far aggiornare il certificato di proprietà (presso il PRA);
- Richiedere alla Motorizzazione Civile della provincia competente la carta di circolazione;
- Stipulare una nuova polizza assicurativa.
Nel caso in cui gli eredi siano più di uno, si aggiungono due passaggi ulteriori alla procedura: tutti dovranno firmare l’atto di accettazione dell’eredità, per siglare successivamente l’atto di vendita delle quote ereditarie a favore di uno degli eredi.