Marchi e modelli: scopri l’assicurazione online per la tua auto – Alfa Romeo
Assicurazione Alfa Romeo
Alfa Romeo: storia e modelli iconici del marchio
Alfa Romeo è un’azienda italiana nota per la produzione di vetture dal carattere sportivo, fondata a Milano nel 1910 come A.L.F.A. (acronimo di “Anonima Lombarda Fabbrica Automobili”).
Il marchio, a seguito dell’acquisizione del controllo della società da parte di Nicola Romeo, mutò poi il suo nome nel 1918, divenendo “Alfa Romeo”. L’azienda appartenne all’Istituto per la Ricostruzione Industriale dal 1933 al 1986, quando fu venduta al gruppo Fiat, prima di diventare nel 2014 un marchio di Fiat Chrysler Automobiles e dal 2021 della società Stellantis.
La storia del marchio italiano dalla Prima Guerra ad oggi
Durante la prima Grande Guerra, la produzione automobilistica non venne nemmeno presa in considerazione da Romeo che, solo alla fine del 1919, al termine della Guerra, riprese la produzione di auto, dapprima con l’assemblaggio di parti in stock, poi con la progettazione di nuovi modelli. Questo evento segnò l’inizio di una nuova epoca: all’inizio degli anni 20 venne presentata la RL, capolavoro di Giuseppe Merosi. Inoltre, nel 1923 Ugo Sivocci portò al debutto il simbolo del quadrifoglio con la grande vittoria della Targa Florio. Dopo questi trionfi si aprì l’epoca gloriosa di Vittorio Jano, della Gran Premio Tipo P2 e della vittoria del primo Campionato del Mondo, che porterà all’interno del marchio la famosa corona d’alloro.
Alfa Romeo attraversò quindi un periodo di grande popolarità, con modelli iconici di prestigio internazionale e un successo sportivo che sembrava inarrestabile, fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. La produzione riprese faticosamente al termine del secondo conflitto mondiale ma era ormai chiaro che avrebbe dovuto abbandonare la connotazione elitaria-artigianale per industrializzarsi.
Nel frattempo, le “Alfetta” 158 e 159 dominarono i primi due Campionati del mondo della neonata Formula 1 e sul mercato debuttò la 1900, per la prima volta dotata di scocca portante e prodotta in catena di montaggio.
Agli inizi degli anni Cinquanta Giuseppe Luraghi giunse ai vertici dell’azienda, dove rimase fino al 1974. Si tratta di un periodo di enorme sviluppo: Giulietta e Giulia decretarono il definitivo ritorno di immagine di Alfa Romeo, superando ogni previsione. All’alba degli anni Sessanta prese poi il via la costruzione del nuovo stabilimento di Arese e della pista di Balocco.
La crisi energetica e una difficile situazione sociale, sindacale, politica e gestionale, però, decretarono presto l’insorgere di nuove difficoltà.
Nel 1986 la crisi di Alfa Romeo sembrò ormai irreversibile e Finmeccanica si trovò costretta a cedere l’azienda al Gruppo Fiat. Seguirono anni controversi, in cui a successi sportivi e commerciali si alternarono periodi molto meno floridi. È il periodo della 164 e della 155, fino al grande passo in avanti segnato dalle 156, 147, 8C Competizione, Mito e Giulietta. E finalmente la 4C, che aprì una nuova epoca.
Nel frattempo nacque Fiat Chrysler Automobiles e si posero le basi per un grande rilancio che ripartirà proprio da Alfa Romeo, da Milano, dalla sua tradizione e dal suo futuro.
Alfa Romeo: alla scoperta del simbolo di un marchio storico italiano
La casa automobilistica definita “del biscione”, per via dell’emblematico simbolo, non ha mai modificato radicalmente il proprio marchio. Sin dalla sua nascita, infatti, l’Alfa Romeo ha scelto come emblema un logo circolare suddiviso verticalmente in due parti. Sul settore sinistro è presente lo stemma di Milano, la croce rossa in campo bianco (simbolo medievale del comune), mentre sul lato destro è raffigurato il serpente visconteo (il cosiddetto “Biscione”). Le uniche modifiche successivamente implementate hanno riguardato il settore circolare esterno. Nel primo logo dell’azienda, abbozzato da Giuseppe Merosi nel 1910, erano presenti le scritte Alfa e Milano divise da due nodi sabaudi in omaggio alla Casa regnante italiana.
Solo nel 1919, dopo l’acquisizione del controllo dell’azienda da parte di Nicola Romeo, è stata inserita la dicitura Romeo.
Nel 1925 è, invece, stata aggiunta una corona d’alloro in ricordo della vittoria dell’Alfa Romeo P2 al primo campionato del mondo di automobilismo organizzato nella storia. A partire dal 1946, dopo la vittoria della Repubblica al referendum del 2 giugno, sono state inserite due linee ondulate in sostituzione dei nodi sabaudi, utilizzando come materiale di base una lamiera rossa.
Nel 1972, con la conversione dello stabilimento Alfasud di Pomigliano d’Arco alla produzione automobilistica, vennero eliminate dal marchio la scritta Milano, le linee ondulate e il trattino che separava Alfa e Romeo, dando quindi al marchio un aspetto più “moderno”, grazie al restyling di Pino Tovaglia.
Infine è nel 2015, in occasione del 105º anniversario della fondazione dell’Alfa Romeo e della presentazione della nuova Giulia, che il logo viene rinnovato e appare nella sua ultima versione.
Scompare la bipartizione verticale: lo stemma di Milano e il Biscione ingollante si abbracciano ora su un unico sfondo con effetto fibra di carbonio bianco, i dettagli dorati diventano argentei, il fanciullo stilizzato che esce dalla bocca del Biscione è anch’esso argenteo, la scritta Alfa Romeo è rinnovata nel carattere e la cornice blu è più scura. Il restyling è stato curato da Robilant & Associati, che aveva già ridisegnato i loghi di FIAT e Lancia, e aveva concepito il marchio di FCA.
Assicurazione Alfa Romeo Giulietta: caratteristiche e restyling della vettura
Inizialmente nota con il nome di fabbrica “Alfa Romeo ZAR Progetto 940”, l’Alfa Romeo Giulietta era stata precedentemente denominata pubblicamente con il nome di “Milano”. Tale nome è stato successivamente sostituito già sul finire del 2009, durante la pubblicazione delle foto ufficiali distribuite alla stampa: si è così voluto celebrare con il nome Giulietta l’auto che in pratica ha il compito di festeggiare il centenario di Alfa Romeo, riproponendo un nome storico dell’automobilismo italiano (il nome Giulietta era già stato utilizzato in passato dalla casa per identificare altre due autovetture, rispettivamente la Giulietta del 1955 e la Giulietta del 1977). Il 2 dicembre 2009 sono state diffuse le foto ufficiali ed è stato aperto il sito web dedicato all’auto. La presentazione della Giulietta di Casa Alfa Romeo è poi avvenuta al salone dell’automobile di Ginevra nel marzo del 2010.
L’Alfa Romeo Giulietta è quindi una berlina media compatta di segmento C ed è stata disegnata dal Centro Stile Alfa Romeo sotto la supervisione di Lorenzo Ramaciotti. L’autovettura riprende il nuovo canone stilistico avviato da Alfa Romeo con la 8C Competizione e proseguito con la MiTo, avvalendosi però di un nuovo trilobo frontale, nettamente più largo e massiccio, e con uno scudetto per la prima volta “sospeso”, ovvero separato dalla carrozzeria attraverso uno spazio vuoto intorno alla cromatura.
La fiancata della Giulietta si presenta tondeggiante, ma al tempo stesso filante, grazie alle nervature presenti sia anteriormente che posteriormente. I fari sono composti da luci a tecnologia LED e riprendono spunti dai modelli precedenti: in particolare i fari posteriori ricordano un incrocio tra quelli tondeggianti della MiTo e quelli orizzontali della 147. Presenta inoltre un minimo accenno di coda tronca.
Annunciato a febbraio 2019, il piccolo aggiornamento dell’Alfa Romeo Giulietta, è stato presentato ufficialmente a marzo durante il salone di Ginevra. Il rinnovo porta in dote alcune modifiche estetiche, tra cui una nuova griglia frontale, dei fascioni paraurti, ma anche cerchi e colorazioni. Modifiche di dettaglio hanno interessato anche gli interni e le finiture, a cui si accompagna una razionalizzazione degli allestimenti.
Più incisive le novità a livello meccanico con un aggiornamento e semplificazione della gamma motori, ora omologati tutti Euro 6D: un 1.4 turbo benzina da 120 CV, un Multijet da 1.6 litri con 120 CV o da 2.0 litri con 170 CV.
La produzione della Giulietta di Casa Alfa Romeo è poi terminata nello stabilimento di Cassino il 22 settembre 2020, senza venire sostituita da altri modelli.
Alfa Romeo Giulietta e l’utilizzo da parte delle Forze dell’Ordine italiane
L’Alfa Romeo Giulietta, fin dalla sua introduzione, è stata impiegata dalle Forze dell’Ordine italiane. La prima a usare la Giulietta è stata la Guardia di Finanza, che l’ha assegnata alle compagnie e ai comandi provinciali nella motorizzazione 2.0 JTDm da 150 CV. L’automobile ha una velocità massima di 210 km/h ed è in grado di scattare da 0 a 100 km/h in 8,8 secondi. Nel dicembre 2016 anche la Polizia di Stato ha introdotto le Giulietta, ma in versione 1.6 JTDm da 120 CV e affidandole ai Reparti Prevenzione Crimine e ai commissariati. La stessa versione è stata infine assegnata dall’Arma dei Carabinieri, alle Compagnie di Intervento Operativo e alle Pattuglie mobili di zona.
Nell’estate del 2017 le Giulietta sono state arruolate anche nella Polizia stradale e, dal 2018, la Polizia ha introdotto le Giulietta 2.0 JTDm da 150 CV assegnandole alle Squadre Volanti delle Questure, e lo stesso ha fatto l’Arma dando la suddetta versione ai nuclei operativi radiomobili.
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Assicurazione Alfa Romeo Giulia
L’Alfa Romeo Giulia è una berlina sportiva di segmento D prodotta dalla casa automobilistica italiana Alfa Romeo dal 2016 e commercializzata a partire dal secondo trimestre dello stesso anno.
“Disegnata dal vento”. Era questo lo slogan pubblicitario attraverso cui Alfa Romeo lanciò la Giulia, nella famosissima cornice dell’Autodromo Nazionale di Monza, nel 1962.
Ancora oggi, la Giulia firmata da Alfa Romeo rimane uno dei modelli di maggior successo della casa italiana. La prima versione dell’Alfa Romeo Giulia è stata prodotta dal 1962 al 1977 e ha raggiunto il milione di unità vendute. La vettura del Biscione, fu all’avanguardia in aspetti tecnici ed aerodinamici, soprattutto in tema di ricerca nella sicurezza passiva dei passeggeri. Per Alfa Romeo rappresentò l’auto testimone del passaggio da fabbrica quasi artigianale a industria, nel fortunato contesto del boom economico ancora in crescita all’inizio degli anni Sessanta.
Nata per sostituire la Giulietta, l’Alfa Romeo Giulia ne condivideva a grandi linee l’impostazione generale. Il motore, ad esempio, era simile a quello della Giulietta ma totalmente in alluminio, decisamente più leggero. Bialbero in testa, vedeva la propria cilindrata portata a 1570 cm3. Sviluppava 92 Cv e grazie all’utilizzo delle valvole al sodio il calore era meglio smaltito a vantaggio dell’affidabilità e della guida sportiva esaltata poi da un cambio a 5 rapporti. La prima serie, l’Alfa Romeo Giulia TI, rappresentò la vettura di classe media prestante e piacevole da guidare.
A partire dal 2022, L’Alfa Romeo introduce il restyling dell’iconica Giulia: si tratta di un aggiornamento che interviene sul design, pur con mano leggera, ma anche sulle dotazioni e sulla gamma, mentre rimane sostanzialmente invariata l’offerta dei propulsori.
L’elemento di spicco di questa rivisitazione dell’Alfa Romeo Giulia è l’introduzione dei gruppi ottici anteriori matrix full Led, ispirati al design dell’Alfa Romeo Tonale, con tre elementi grafici per lato.
Gli interni portano al debutto la strumentazione digitale con schermo da 12,3″ che offre diverse grafiche personalizzabili (Evolved, Relax ed Heritage) con una logica simile a quella della Tonale. L’infotainment è basato sulla piattaforma Alfa Connect Services, con aggiornamenti “over the air” e connessione remota tramite app. Inoltre, proprio come fatto sulla Tonale, l’Alfa introduce anche sul modello Giulia la tecnologia NFT, che riporta in maniera sicura le informazioni relative alla storia del singolo esemplare.
La dinamica di guida della Giulia rimane uno dei punti chiave del progetto e per questo non sono previste modifiche all’assetto e alle regolazioni della trasmissione.
Seguendo ancora una volta l’esempio della Tonale, l’Alfa Romeo ha inoltre previsto per la rinnovata Giulia una gamma semplificata, composta da quattro allestimenti che sono denominati Super, Sprint, Ti e Veloce. A queste si aggiunge la serie speciale di lancio, Competizione: basata sull’allestimento Veloce, offre in esclusiva la tinta esterna Grigio Opaco Moon Light, le pinze dei freni rosse, i cerchi di lega da 21″, i rivestimenti di pelle nera con cuciture rosse per sedili e plancia, l’impianto audio Harman Kardon, i vetri oscurati e le sospensioni attive.
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Alfa Romeo MiTo: caratteristiche, restyling e assicurazione auto
L’Alfa Romeo MiTo è un’automobile del segmento B prodotta dalla casa automobilistica italiana Alfa Romeo dal 2008 al 2018 nello stabilimento di Mirafiori. Il nome MiTo deriva dall’unione delle due sigle automobilistiche delle città italiane di Milano e Torino ed è stato assegnato dall’azienda al progetto Junior, il cui codice di fabbrica è ZAR 955.
Nel luglio 2018, dopo dieci anni di carriera, l’automobile cessa di essere prodotta nella fabbrica di Mirafiori come stabilito alla fine di aprile dello stesso anno da un accordo tra il Gruppo FCA e i sindacati, ma rimane in vendita fino al 2019 per smaltire lo stock di vetture rimaste invendute. A tutt’oggi risulta l’unica vettura utilitaria prodotta da Alfa Romeo nella sua storia.
H5: Alfa Romeo MiTo: caratteristiche e restyling
L’impronta stilistica dell’Alfa Romeo MiTo, decisamente sportiva, è caratterizzata da una linea aggressiva e pronunciata nelle forme che viene addolcita dall’espressione “socievole” dei gruppi ottici posteriori di forma circolare che richiamano la fuoriserie “8C” di casa Alfa Romeo, come anche la scelta del colore rosso al momento delle foto ufficiali. Il lunotto perde il classico disegno a V presente nelle ultime berline compatte Alfa Romeo, come le Alfa 147 e Alfa 145, per adottare una nuova linea molto tesa, che segue le bombature della porta bagagliaio.
Con la MiTo esordisce una tecnologia inedita, senza precedenti in vetture di queste dimensioni: il sistema Alfa Romeo DNA, attivabile tramite un manettino posto sulla plancia centrale.
La vettura è dotata di due motorizzazioni benzina aspirate con distribuzione a 16V e due 1.4 sovralimentate, due turbodiesel della famiglia Multijet e un motore T-Jet alimentato a gas. La motorizzazione Fire 1,4 litri 16V da 78 cavalli è stata creata tramite un blocco alla centralina, per andare incontro alle leggi per i neopatentati che sarebbero dovute entrare in vigore dal 2010.
L’ultimo restyling dell’Alfa Romeo Mito è stato effettuato nel marzo del 2018: viene presentato al pubblico il nuovo allestimento MiTo Urban che diventa l’unico disponibile (fatta eccezione per la MiTo Veloce) in sostituzione degli allestimenti Base e Super.
L’allestimento Urban, dal punto di vista degli equipaggiamenti, si può considerare intermedio tra i vecchi allestimenti Base e Super. Anche sul fronte motori si ha una riduzione delle versioni. Rimangono disponibili i motori 1.4, 8V a benzina da 78 CV, il 1.4 Turbo GPL da 120 CV, oltre al 1.3 turbodiesel da 90 (per neopatentati) o 95 CV, il Multiair da 140 e 170 CV (quest’ultimo disponibile nel solo allestimento Veloce).
Assicurazione Alfa Romeo Stelvio
L’Alfa Romeo Stelvio (nome in codice Tipo 949) è il primo crossover SUV di segmento D presentato dalla casa automobilistica italiana Alfa Romeo alla fine del 2016 per entrare poi a listino all’inizio dell’anno successivo.
La Stelvio, intitolata all’omonimo passo alpino, è il primo crossover SUV offerto dalla casa di Arese dopo che in passato fu presentato, senza mai entrare in produzione di serie, il SUV Kamal, concept car realizzato nel 2003 in un solo esemplare. La Stelvio è stata presentata al salone dell’automobile di Los Angeles il 16 novembre 2016.
Potenti motori in alluminio, la miglior accelerazione della categoria e una nuova trazione integrale Q4 caratterizzano il primissimo SUV di Casa Alfa Romeo. Il crossover vanta inoltre un perfetto bilanciamento del peso 50/50, il miglior rapporto di sterzo della categoria e l’albero di trasmissione realizzato in fibra di carbonio, che completano e superano le aspettative dei guidatori più esigenti ed appassionati. Grazie alle sue innovazioni tecnologiche, Stelvio si è inoltre aggiudicato le prestigiose cinque stelle Euro NCAP con il risultato del 97% nella protezione degli occupanti adulti.
Alfa Romeo Stelvio è contraddistinto da linee e tratti essenziali della tradizione di Alfa Romeo, in perfetta continuità con lo stile di Giulia. Elegante e ispirato alla storia, l’approccio al design è ricco di dettagli e funzionale in egual misura. Ogni superficie è scolpita sulla meccanica, come un vestito realizzato su misura sul corpo di un atleta. Ogni singola linea di Stelvio è creata per esaltare l’aerodinamica e le prestazioni, ma senza eccessi.
Stelvio offre due potenti motorizzazioni 2.0 Turbo Benzina da 200 CV e 280 CV, con sistema di trazione integrale Q4. La gamma Turbodiesel offre due versioni 2.2 da 160 e 190 CV con trazione posteriore e due versioni 2.2 da 190 e 210 CV con trazione integrale Q4.
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Alfa Romeo Tonale: tutto quello che c’è da sapere sul suv e sulla sua assicurazione
Sportiva, potente ed elegante, l’Alfa Romeo Tonale è il Suv medio firmato Alfa Romeo. La vettura rappresenta il secondo Suv nella storia del marchio, ma riveste soprattutto il delicato compito di portare l’elettrificazione all’interno della gamma Alfa Romeo, con soluzioni ibride e plug-in con potenze fino a 280 CV.
Design accattivante, buon rapporto dimensioni/abitabilità e pacchetto completo di contenuti tecnologici sono solo alcune tra le caratteristiche peculiari del Suv del Biscione. L’Alfa Romeo Tonale nasce elettrificata com’è inevitabile che sia nel 2022, anche se non è prevista una versione completamente elettrica.
Due i motori principali: un 1.5 turbo Hybrid disponibile in configurazione da 130 o 160 CV (quella più potente è dotata di turbo a geometria variabile) e un 1.3 turbo abbinato ad un powertrain plug-in in grado di erogare una potenza complessiva di 275 CV.
Solo la Tonale plug-in può contare sulla trazione integrale (grazie al motore elettrico posteriore) che sarà utile per assecondare prestazioni velocistiche di tutto rispetto se si considera lo 0-100 promesso in 6,2 secondi. Questo powertrain rispetto a quello della Jeep Compass è stato evoluto e monta una batteria più grande da 15,5 kWh che dovrebbe garantire alla Tonale un’autonomia elettrica compresa tra i 60 e gli 80 km.
Per quanto riguarda gli allestimenti, invece, è necessario ricordare che la versione di ingresso dell’Alfa Romeo Tonale è la Super, che di serie offre luci full LED, cerchi in lega da 18″, scudetto Alfa in tinta alluminio, gusci degli specchietti retrovisori in nero lucido, sedili in tessuto, strumentazione digitale da 12,3″, monitor touch da 10,25″ con comandi vocali, Apple CarPlay e Android Auto anche wireless, climatizzatore automatico bizona, frenata automatica d’emergenza, riconoscimento segnaletica stradale e cruise control.
L’allestimento Sprint aggiunge la V dello scudetto in nero opaco, volante sportivo in pelle, passaggio per gli oggetti più lunghi nel divanetto posteriore, navigatore satellitare, ricarica wireless per lo smartphone, specchietti ripiegabili elettricamente e cruise control adattivo.
Con l’Alfa Romeo Ti di serie sono invece previsti cerchi in lega da 18″ diamantati nero lucidi, fari a matrice di LED, body kit in nero lucido e inserti in tinta alluminio, luci ambientali interne, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, telecamera posteriore, portellone ad azionamento elettrico e prese USB posteriori.
Se si preferisce un aspetto più sportivo si può scegliere l’allestimento Veloce, con cerchi in lega da 19″, sospensioni adattive, body kit specifico, vetri posteriori oscurati, pinze freno (firmate Brembo) rosse, palette del cambio in alluminio e sedili in Alcantara e tessuto.
Per la versione di lancio Speciale invece sono previsti cerchi in lega da 20″ e badge specifico. Successivamente il listino si arricchirà, con l’arrivo di tutti gli altri motori previsti per l’Alfa Romeo Tonale.
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