Le auto autonome oggi e domani
Lo stato attuale dell’automazione
Molti di noi le stanno già guidando, senza forse rendersene conto pienamente. Sono le auto autonome. Certo, si tratta ancora solamente di piccoli meccanismi che nascono con lo scopo di rendere più sicura la guida su strada, affidando ad una serie di sensori e ad un computer di bordo piuttosto sofisticato, aspetti sempre più rilevanti della fase di conduzione del veicolo, e per ora sono installati solo sul 4% delle auto in circolazione.
Progressivamente, nel corso dei prossimi anni, la tecnologia crescerà a tal punto che tutte le auto si guideranno da sole. Questo futuro, in realtà non è poi così lontano come potrebbe sembrare.
Le principali case automobilistiche che stanno investendo di più in questo settore sono Tesla, Volvo, Ford, General Motors, senza dimenticare il fondamentale apporto alla ricerca di Uber e del suo concorrente Lyft.
I sei livelli di automazione: l’uomo controlla l’ambiente di guida
La Society of Automotive Engineers (SAE International) ha classificato le auto in sei classi in base al loro livello di automazione.
No Automation
A dire il vero il primo gruppo, definito classe zero, identifica i veicoli totalmente sprovvisti di qualsivoglia automatismo, per i quali la guida è affidata in toto all’uomo: sono le auto prodotte fino all’anno 2000 e quelle prodotte successivamente, ma economiche e sulle quali non esistono meccanismi di aiuto alla guida.
Driver Assistance
La classe 1 è quella delle auto che lasciano ancora il completo controllo al guidatore, ma che intervengono in casi limite e ben definiti. Oltre ai sensori e alle videocamere per il parcheggio (il park assist), caratterizzano questi veicoli anche il sistema di aiuto alla frenata ABS , il cruise control e i sistemi di rilevamento della corsia.
Partial Automation
I veicoli che rientrano nella classe 2 sono quelli in cui direzione e controllo del traffico sono sempre “nelle mani” dell’autista, ma il sistema intelligente dell’auto interviene con una frenata d’emergenza, in caso di rischio di impatto con un ostacolo, o ancora, accelerando o frenando in base alla rilevazione del traffico.
I sei livelli di automazione: il computer controlla l’ambiente di guida
Le tre classi successive di automazione sono ad un livello tecnologico nettamente superiore.
Conditional Automation
L’automazione condizionale è tipica di quelle auto che sono in grado di prendere completamente il controllo del veicolo, anche se solo in determinate condizioni, come nel caso di un parcheggio o di un tratto di autostrada.
High Automation
Questa classe di veicoli è ancora allo studio e il suo punto di massima sperimentazione fino ad oggi è la Google Car (ma Tesla, con il modello allo studio Hardware 2, tallona da vicino il concorrente): le auto autonome sono in grado di monitorare a 360 gradi l’ambiente in cui si muovono e riescono ad effettuare un tragitto completo senza l’intervento del conducente. Quest’ultimo d’altro canto è nella possibilità in ogni momento di prendere il controllo dell’auto.
Sul veicolo sono installati sensori, telecamere, sistemi Lidar che raccolgono i dati e li inviano per l’elaborazione delle risposte ad un computer di bordo.
Full Automation
Per ora resta una chimera, ma è l’obiettivo prossimo dei costruttori. Le auto autonome di livello sei sono quelle che escluderanno categoricamente l’intervento umano e che in qualsiasi condizione di guida potranno gestire in totale sicurezza velocità, rallentamenti, frenate e sterzate.
Il futuro prossimo
Quella appena vista è una classificazione dell’esistente e del futuro dell’auto. Ma per i prossimi anni cosa ci aspetta veramente?
Secondo alcuni imprenditori del settore, come John Zimmer di Lyft, entro un paio di anni si potranno utilizzare in car sharing o in servizio di trasporto automobilistico privato (come Lyft e Uber, appunto) delle auto a guida autonoma, ma esclusivamente lungo itinerari fissati, senza deroghe di alcun tipo.
In un momento successivo, le auto potranno muoversi su qualsiasi tragitto, ma ad una velocità massima di 25 miglia orarie.
A partire dal 2021, infine, ci potremo sedere comodamente su una vettura a guida autonoma. Di classe 4 o 5, questo lo sapremo solo aspettando.