Auto e furgoni d’epoca e assicurazione Fiat: quali soluzioni?
In Italia, secondo i dati dell’ACI, circolano oltre 4 milioni di vetture con più di 20 anni d’età, cifra più che raddoppiata dal 2005 ad oggi. L’Automotoclub Storico Italiano (ASI), conta tra i suoi iscritti oltre 200.000 veicoli (nel 2001 erano solo 55.000). Allo stesso tempo, il numero delle rottamazioni è diminuito del 5%.
Cosa significa questo? Che gli italiani, nonostante tecnologia, comfort e sicurezza offerte dalle nuove auto, stanno riscoprendo il gusto per i modelli meno recenti, per ragioni di collezionismo o di risparmio sull’acquisto dell’auto, sul pagamento del bollo e della polizza assicurativa.
È l’art. 63 della legge n° 342/2000 a stabilire i criteri per determinare la storicità dei veicoli e il loro interesse collezionistico, dividendoli in tre categorie: riservati alle competizioni, realizzati a scopo di ricerca tecnica o estetica, rilevanti da un punto di vista industriale, sportivo, estetico o di costume.
E le vecchie utilitarie Fiat hanno fatto costume, non c’è dubbio.
Come stipulare un’assicurazione per un Fiat d’epoca? L’ASI offre tre tipi di certificazione che dovranno poi essere presentati al momento di stipulare la polizza: l’attestato di storicità (non sempre accettato dalle compagnie), il certificato di rilevanza storica (valido sicuramente a fini fiscali, ma non sempre assicurativi), la carta di identità della vettura, che da sola consente di ottenere una riduzione tra il 70% e l’80% sulla polizza tradizionale.
Il premio dell’assicurazione per la tua Fiat 500 ultra ventennale
Dopo che la Legge di Stabilità 2015 ha cancellato l’esonero dal pagamento del bollo per gli autoveicoli e i motoveicoli storici di meno di 30 anni, i possessori di auto e moto di interesse storico sono alla ricerca delle migliori soluzioni per le coperture assicurative dei loro mezzi. Che dire delle assicurazioni per le Fiat 500?
Quando si parla di assicurazione Fiat 500 Epoca?
Nel caso delle Fiat 500 d’epoca bisognerà fare attenzione alle condizioni generali di vendita. In alcuni casi, infatti le coperture valgono solo per la partecipazione a raduni, sfilate; in altri, invece, la normale circolazione è concessa.
Tutte le imprese di assicurazioni, poi, richiedono l’iscrizione al relativo Club (andrà esibito il tesserino, non solo il bollettino di pagamento) e ai registri storici ASI e FIM; in alcuni casi, i criteri sono ancora più selettivi e l’assicurando dovrà fornire il certificato di storicità della vettura.
I modelli più recenti: assicurare una Fiat Punto o una Fiat Panda
La Fiat Punto è tra le auto di maggiore successo in Italia: dimensioni ridotte, costi contenuti, linee giovanili e disponibilità di una grande varietà di allestimenti diversi (solo per Grande Punto se ne trovano addirittura un centinaio). Fiat Punto esiste a tre o a cinque porte, benzina o diesel, con cilindrate da 1.2 litri a 1.9 litri, versione Sport, Dynamic, Speed, Active, ecc.
Insomma, per conoscere la migliore assicurazione per la tua Fiat Punto, prima individua il modello preciso! A partire dall’alimentazione, perché anche per la Punto il carburante è all’origine di differenze di diversi euro tra una polizza e l’altra.
E cosa dire relativamente all’assicurazione per una Fiat Panda? In questo caso, bisognerà distinguere tra un modello acquistato usato o che si detenga da molti anni e uno di recente immatricolazione.
La Panda è infatti un’auto diffusissima su tutto il territorio italiano e, nonostante i luoghi comuni sulla qualità delle auto Fiat, resiste da decenni, spesso in buone condizioni: non è raro quindi incrociare dei modelli usciti negli anni Novanta.
Nel caso di modelli ultraventennali, una soluzione per pagare meno potrebbe essere quella di richiedere la certificazione ASI, effettuare l’iscrizione ad un club di pandisti e sottoscrive la polizza storica, a quota fissa. Come per le 500, attenzione alle limitazioni.
Fiat 600 e Fiat 126: come assicurarle?
Un altro modello che ha segnato la storia dell’Italia e del boom economico è quello della Fiat 600, la piccola della casa torinese con gli sportelli ad apertura controvento. È sicuramente meno diffusa e meno nota all’estero rispetto alla 500, per un esemplare della quale i giapponesi arrivano a pagare svariate migliaia di euro; nel nostro Paese ha accompagnato però a scuola e al lavoro, a fare la spesa e al mare e in montagna, diverse generazioni di italiani.
Un’auto che, anche se più silenziosamente rispetto alla 500 e alla 600, è stata accanto agli italiani per oltre un quarto di secolo, è la Fiat 126. La sua produzione è iniziata nel 1972, la sua commercializzazione in Italia è durata fino al 1991, mentre la produzione continuava fino ai primi anni 2000 in Polonia.
Spartana, piccolissima fuori, ma grande dentro (porta 4 persone comodamente, oltre a 40 kg nel bagagliaio posteriore e 25 kg in quello anteriore, nella 126 bis), è estremamente rifinita per una piccola utilitaria dell’epoca. Ne sono state prodotte ben 5 serie, dalla prima alla 126 bis, con cilindrate comprese tra 600 cc e 700 cc. e velocità dichiarate di poco superiori ai 100 km/h (la bis arriva a 116 km/h).
Epoca o commerciale? L’assicurazione per Fiat Ducato e Fiat Scudo
Anche i furgoni rientrano tra gli obiettivi di collezionisti e appassionati. Si pensi all’allestimento Fiorucci del 1985 del Fiat Ducato o all’allestimento Moto dello stesso Ducato del 1995.
Il Fiat Scudo viene prodotto per la prima volta nel 1996 e si caratterizza per un’ottimizzazione delle linee, tali da mettere a disposizione 4 metri cubi di volume e 900 kg di carico massimo. Nel corso delle sue evoluzioni, si è mostrato sul mercato nella versione Scudo Lastrato, con cabina di guida e telaio completamente vuoto e in quella Scudo Combinato, un pulmino per il trasporto di nove passeggeri.
Se Ducato o Scudo saranno adibiti al trasporto merci per conto terzi, sarà importante farlo presente al momento della stipula, in modo da aggiungere le clausole relative all’assicurazione per i beni trasportati, in modo da non dover risarcire personalmente i clienti in caso di danni o di furto o rapina. Nel caso il mezzo debba percorrere parecchi km l’anno, non si dimentichi di aggiungere l’assistenza stradale, mentre se il furgone resta fermo per un lungo periodo, si può beneficiare della sospensione della polizza. Per un uso esclusivamente commerciale, entrambi possono essere assicurati come autocarri, per risparmiare e godere della detrazione dell’Iva, del risparmio sulle tasse e sul Bollo.
Richiedi il preventivo per assicurare la tua Fiat d’epoca
Un’auto d’epoca percorre molti meno km rispetto ad una più recente. Quindi anche se più soggetta a guasti e sinistri a causa dell’età, il costo medio di un premio RCA di un’auto d’epoca è generalmente il 70% più basso rispetto a quello “tradizionale”.
Da compagnia a compagnia, le condizioni possono cambiare, ma in genere è previsto un premio annuale fisso, indipendente dalla classe di merito ed è prevista la guida libera, per tutti i componenti della famiglia.
Assicurazione furto e incendio per una Fiat storica
Quando si assicura un veicolo, tra le opzioni con cui è possibile personalizzare la polizza, la garanzia furto e incendio garantisce la copertura delle spese, in caso il mezzo venga parzialmente o integralmente danneggiato dal fuoco e nel caso venga rubato.
Per le auto d’epoca o d’interesse storico, l’attenzione dei ladri può a volte essere maggiore, così come può essere più elevato il rischio di incendi causati da componenti vecchie e poco sicure. Conviene sempre, quindi, prevedere la garanzia furto e incendio quando si stipuli un’assicurazione per un modello Fiat.