Che fine ha fatto il tagliando dell’assicurazione?
Il tagliando dell’assicurazione va esposto?
La dematerializzazione amministrativa è intervenuta anche nel mondo delle assicurazioni auto, portando da circa tre anni una grande novità: la dematerializzazione del contrassegno RC Auto.
Quindi, il tagliando dell’assicurazione va esposto? La risposta a questo quesito è tanto semplice quanto univoca: no! Dal 18 ottobre 2015 il tagliando, che fino a quella data provava l’avvenuto pagamento del premio assicurativo, non viene più rilasciato in formato cartaceo, ma è sostituito da una certificazione elettronica.
Tagliando no, certificato assicurativo sì
Attenzione però, perché anche se la risposta alla domanda “il tagliando dell’assicurazione va esposto?” è chiaramente no, ciò non toglie che sia obbligatorio portare con sé in auto il certificato assicurativo (che sarà inviato dalla propria compagnia assicurativa in formato cartaceo o che potrà essere stampato da quello ricevuto all’indirizzo email).
Questo certificato, di colore verde, conterrà tutte le informazioni relative all’auto assicurata e al suo proprietario e che sono disponibili e aggiornate in tempo reale anche sul database unico nazionale.
Questa banca dati è operativa 24 ore su 24 e le compagnie assicurative vi accedono per modificare i dati in base all’evolvere della situazione dell’assicurato (polizza in scadenza, scaduta, rinnovata ecc.).
Come si è arrivati alla dematerializzazione?
Ovviamente, non si è arrivati alla completa dematerializzazione dall’oggi al domani. Diversi step si sono susseguiti, durante i quali:
- È stata creato un enorme database, contente i dati di tutte le vetture registrate presso il PRA, di tutte le polizze assicurative, di tutti i proprietari dei veicoli, ecc.;
- Si è provveduto a stabilire e definire (sia da un punto di vista legislativo, sia da un punto di vista tecnico informatico) tutte le regole e le procedure per l’accesso ai dati, ossia chi può entrare nel database, chi ha il diritto di modificare e in che modo;
- Infine, il database è stato collegato alle apparecchiature in dotazione alle forze dell’ordine (Vigili Urbani, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza) per il controllo del traffico e per il rilevamento a distanza delle violazioni del Codice della Strada.
Come avvengono i controlli?
Ora, il parametro a disposizione delle autorità per la verifica delle situazioni assicurative è rappresentato dalla targa del veicolo. Sarà semplicemente inserendo questo codice alfanumerico in un terminale, che Polizia, Carabinieri e tutti gli altri saranno in grado di verificare seduta stante se il premio assicurativo sia stato pagato o meno.
Questo velocizza le procedure di controllo, nel senso che non sarà più necessario fermare un’auto (o controllarne una già posteggiata), ma sarà sufficiente utilizzare uno specifico sistema (Targa System) dotato di videocamera e collegato direttamente al database.
In questo modo, un veicolo che passi davanti ad una pattuglia sarà soggetto a controllo, senza nemmeno essere fermato; nel caso l’auto risulti non assicurata verrà mandata una notifica alla pattuglia più vicina, che potrà intervenire bloccando l’automobilista.
Uno degli obiettivi che Governo e compagnie assicurative cercano di raggiungere con questo sistema in vigore dal 2015 è quello di evitare le frodi: la contraffazione di un contrassegno cartaceo era possibile ed è stata massicciamente applicata; la contraffazione di un database protetto è molto più complessa.