Documenti assicurazione auto: quali sono e a cosa servono
Prima di mettersi al volante del proprio veicolo, è fondamentale accertarsi che sia tutto in regola. Non soltanto dal punto di vista della sicurezza e del codice della strada, ma anche con la documentazione da tenere necessariamente a bordo del veicolo per evitare problemi o multe durante un eventuale controllo delle Forze dell’Ordine.
Tra i documenti indispensabili, alcuni sono legati all’assicurazione auto, mentre altri devono essere sempre a bordo a prescindere; altri ancora, invece, sono solo consigliati.
Per stipulare un contratto assicurativo e completare qualsiasi pratica amministrativa legata all’assicurazione e alla proprietà del veicolo, avrai bisogno della Carta di circolazione, che identifica univocamente il veicolo, e dell’Attestato di rischio, che riporta lo storico assicurativo del proprietario, compresa la classe di merito universale CU. A questi documenti possono aggiungersene altri personali come ad es. la Carta d’identità e il Codice fiscale.
A polizza emessa si ricevono il Certificato di assicurazione e la Carta verde. Il primo attesta la regolarità della copertura, e viene spesso richiesto durante i controlli, soprattutto in caso di passaggio di proprietà o di altri cambiamenti rilevanti; la seconda, invece, è necessaria per circolare all’estero, nei Paesi che aderiscono al Sistema Carta Verde.
Ma attenzione. Non basta avere stipulato una polizza auto: è essenziale portare sempre con sé la documentazione che ne attesta la validità. In caso contrario, si rischiano non solo sanzioni amministrative, ma anche conseguenze peggiori che vanno dalle multe fino al fermo del veicolo, in caso di irregolarità. Ecco cosa c’è da sapere e tutti i trucchi per muoversi nel labirinto della burocrazia per viaggiare in serenità e sicurezza.
Quali documenti servono per richiedere un preventivo assicurazione auto?
Se devi richiedere un preventivo assicurazione auto, la procedura può necessitare di alcuni documenti specifici, sia nel caso di un’auto nuova che usata. Nello specifico:
- Carta d’identità. In corso di validità, sia il fronte che il retro.
- Codice fiscale. Il codice che identifica in maniera univoca l’intestatario della polizza, cioè la persona fisica o giuridica che stipula il contratto. L’intestatario della polizza non sempre coincide con il proprietario del veicolo; potrebbe ad esempio essere il coniuge del proprietario, un familiare o un altro soggetto a cui è affidata la gestione del mezzo.
- Attestato di rischio. Questo documento riporta la classe di merito universale CU e lo storico dei sinistri del proprietario. Può essere riportato all’interno dell’area privata dell’assicurazione, ma spesso viene inviato al momento del rinnovo.
- Libretto di circolazione (o Carta di circolazione). Documento amministrativo che, a partire dal 1° ottobre 2021, è stato integrato nel Documento Unico di Circolazione (DU), un documento in formato elettronico che raccoglie tutte le informazioni della Carta di circolazione e del Certificato di proprietà, quali ad esempio le caratteristiche tecniche del veicolo, tra cui targa, intestatario, cilindrata e alimentazione. Ha valore legale ed è obbligatorio per la circolazione del veicolo. In caso di smarrimento, è possibile richiedere un duplicato presso la Motorizzazione Civile, presentando la denuncia di smarrimento e la documentazione necessaria.
Se stai per acquistare un’auto usata, ti servirà un documento aggiuntivo: il certificato di passaggio di proprietà che attesta il cambio di proprietà del veicolo. Nel caso in cui il libretto di circolazione non sia stato ancora aggiornato con i dati del nuovo proprietario, può essere utilizzata una documentazione provvisoria che funge da sostituto temporaneo fino all’emissione del nuovo libretto.
Infine, in alcuni casi limitati e specifici, potrebbe servire il certificato di proprietà. Rilasciato dal Pubblico Registro Automobilistico, conferma la titolarità legale del veicolo ed è essenziale per le transazioni legali riguardanti il veicolo. Anche se non è strettamente è necessario per calcolare il premio dell’assicurazione auto, potrebbe essere richiesto per confermare la proprietà del veicolo in caso di sottoscrizione di una nuova polizza, specialmente se il passaggio di proprietà è recente o se ci sono state modifiche nel titolo di proprietà. Il Certificato di Proprietà è stato prodotto in modalità cartacea fino al 4 ottobre 2015; dal 5 ottobre 2015 viene prodotto solo in modalità digitale (CDPD).
Certificato di proprietà auto
Il Certificato di Proprietà Digitale (CDPD) è un documento digitale che attesta lo stato giuridico di un veicolo e i dati del suo intestatario. Viene rilasciato dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e, sebbene non sia strettamente necessario ai fini della circolazione quotidiana, ha un’importanza cruciale per le operazioni legali e amministrative legate alla proprietà del veicolo. A partire da ottobre 2015, il Certificato di proprietà elettronico ha sostituito la versione cartacea, diventando l’unico documento valido per alcune operazioni come il passaggio di proprietà. Chi acquista un veicolo nuovo o chi effettua una transazione oggi riceve dunque una ricevuta con un codice alfanumerico che permette di accedere online e visualizzare il certificato online. La digitalizzazione ha semplificato la gestione dei documenti, riducendo il rischio di smarrimento fisico e facilitando l’accesso alle informazioni in qualsiasi momento e luogo tramite smartphone o computer.
Come Controllare e Scaricare il Certificato Digitale
Per visualizzare il proprio certificato di proprietà digitale, i proprietari di veicoli hanno a disposizione diverse opzioni. Una delle più immediate è tramite la scansione del QR code presente sulla ricevuta, attraverso la fotocamera di un dispositivo mobile. In alternativa, è possibile accedere al certificato collegandosi all’indirizzo web fornito nella ricevuta e inserendo il codice di accesso specificato.
Volendo, si possono utilizzare i servizi online offerti da ACI, come l’App “ACI Space” e la funzione “Consulta l’Attestazione e il Certificato di Proprietà Digitale” che, tra le altre cose, consentono anche di verificare eventuali variazioni sullo stato giuridico del veicolo e perfino iscrizioni di fermi amministrativi. Infine, il documento è disponibile anche sul portale AUTO 3D di ACI, ma solo per chi è in possesso dell’identità digitale SPID o di Carta d’Identità Elettronica corredata dei codici PIN e PUK.
Cosa Fare in Caso di Smarrimento
Se dovessi smarrire le credenziali di accesso o la ricevuta con il codice per accedere al certificato di proprietà, devi denunciare immediatamente la cosa presso le autorità competenti, per esempio Carabinieri o Polizia. Successivamente, con il verbale di denuncia, puoi procedere alla richiesta di un duplicato del certificato presso un ufficio territoriale dell’ACI.
Per ottenerlo, sarà necessario presentare alcuni documenti:
- Una copia della carta di identità in corso di validità dell’intestatario.
- Il modulo NP3C, disponibile presso le sedi dell’ACI o della Motorizzazione Civile e anche online, compilato e firmato dall’intestatario o, in caso di delega, anche dal delegato.
In generale, conserva il dati del tuo CDP digitale in un luogo sicuro e ricorda di stamparne una copia da conservare in auto come precauzione.
Il Documento Unico dell’Automobilista
A partire dal 1° ottobre 2021, il Certificato di Proprietà, insieme alla Carta di Circolazione, è stato sostituito dal Documento Unico di Circolazione e di Proprietà (DU). Questo documento cartaceo, emesso dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, unifica i dati di circolazione e di proprietà, semplificando ulteriormente la gestione documentale.
Carta di circolazione
Il libretto di circolazione, o carta di circolazione, è un documento indispensabile per tutti i veicoli che circolano su strade pubbliche, incluse auto, motociclette e rimorchi. Rilasciato dalla Motorizzazione Civile al momento della prima immatricolazione di un veicolo, attesta l’idoneità del mezzo alla circolazione e fornisce una serie di informazioni chiave come le generalità del proprietario e le specifiche tecniche del mezzo. In più fornisce anche dati importanti come la marca, il modello, l’anno di prima immatricolazione e le caratteristiche meccaniche e fisiche del veicolo, inclusa targa, tipo di carrozzeria, cilindrata e tipo di alimentazione. Alcune delle informazioni fondamentali per la valutazione del rischio e il calcolo del premio assicurativo, che risultano utili anche in caso di controlli stradali o di procedure amministrative, come ad esempio il passaggio di proprietà.
Se non porti con te il libretto durante la guida, in caso di controllo potresti incorrere in significative sanzioni pecuniarie, come previsto dall’articolo 180 del Codice della Strada, che impone una multa da 42 a 173 euro e la presentazione del documento entro termini stabiliti. In caso di smarrimento o furto del libretto, è necessario denunciare immediatamente l’accaduto a un organo di polizia, che fornirà un permesso provvisorio di circolazione. Il permesso dà diritto a circolare con il veicolo mentre si attende il rilascio di un nuovo libretto, da richiedere presso la Motorizzazione Civile mediante il modello TT 2119, allegando la ricevuta di un versamento di 10,20 euro e una copia della carta d’identità.
Il libretto di circolazione è ricco di sigle che potrebbero risultare poco chiare. Qui di seguito c’è tutto quello che devi sapere, in modo sintetico:
- A. Targa del veicolo
- B. Data di prima immatricolazione
- C. Dati del proprietario o intestatario
- D. Marca e modello del veicolo
- E. Numero di identificazione del veicolo (telaio)
- I. Data di immatricolazione a cui si riferisce il libretto
- J. Categoria del veicolo (destinazione d’uso e carrozzeria)
- K. Numero di omologazione
- P. Dati relativi al motore (cilindrata, potenza, alimentazione, regime di potenza, numero di serie)
- Q. Rapporto peso/potenza per i motocicli (kW/kg)
- R. Colore del veicolo
- S. Numero di posti a sedere (compreso il conducente e, se presenti, i posti in piedi)
- T.Velocità massima
- V. Emissioni inquinanti (CO2, HC, NOx, particolato, regime di assorbimento per motori diesel, CO2, consumo dichiarato, classe di emissioni)
- W. Capacità del serbatoio.
Attestato di rischio
L’attestato di rischio riassume la storia assicurativa del proprietario del veicolo. Contiene dati cruciali come il numero e la tipologia dei sinistri accaduti negli ultimi dieci anni, il grado di responsabilità attribuito, la classe di merito universale di provenienza e quella di assegnazione, oltre agli anni di assicurazione del proprietario del veicolo. Tutte informazioni decisive per determinare il premio assicurativo.
Dal 1° luglio 2015, anche l’attestato di rischio è disponibile in formato elettronico. Gli assicurati possono accedervi anche online attraverso il sito della propria assicurazione, utilizzando le credenziali fornite. Per chi non avesse accesso a Internet o preferisse supporti fisici, è possibile richiedere una copia cartacea dell’attestato. In ogni caso, ad oggi tutte le imprese riescono a recuperare durante il calcolo di un preventivo le informazioni necessarie direttamente dalle banche dati di settore gestita da ANIA, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici.
L’attestato di rischio ha una validità di cinque anni dalla data di scadenza dell’ultima polizza assicurativa sottoscritta. Durante questo lasso di tempo, eventuali sinistri influenzeranno la futura classe di merito dell’assicurato. Se il documento non viene utilizzato entro questi cinque anni per rinnovare o stipulare una nuova polizza, e in assenza di eventi quali vendita, furto o demolizione del veicolo, l’assicurato sarà assegnato alla classe di merito meno vantaggiosa, la classe 14esima, al momento della sottoscrizione di una nuova polizza.
L’Attestato di Rischio è indispensabile per:
- Stipulare una nuova polizza RC Auto. Permette all’impresa di valutare il profilo di rischio del conducente e concorre a stabilire il premio da pagare.
- Cambiare assicurazione. La nuova impresa acquisisce lo storico assicurativo e attribuisce la classe di merito di assegnazione.
- Richiedere un preventivo assicurativo. fornisce alle assicurazioni i dati necessari per calcolare un preventivo personalizzato.
Documenti obbligatori in auto: quali sono?
La normativa vigente richiede che alcuni documenti siano sempre presenti a bordo del veicolo quando sei al volante. Tra questi c’è il libretto di circolazione, la patente di guida e il certificato di assicurazione. Altri, invece, non sono obbligatori ma comunque consigliabili.
Patente di guida valida
La patente di guida è necessaria per dimostrare la capacità e l’autorizzazione legale di condurre un veicolo. Deve essere corrispondente alla categoria del veicolo guidato. In assenza di patente definitiva, per chi è ancora in fase di apprendimento, il foglio rosa funge da licenza temporanea. Tuttavia, mentre il certificato di assicurazione può essere mostrato anche in formato digitale, la patente e il libretto di circolazione devono essere portati in formato fisico. In caso di smarrimento o furto della patente, è necessario procedere con una denuncia presso le Autorità e successivamente ottenere un duplicato seguendo le procedure stabilite.
Libretto di circolazione
Come detto, il Libretto di circolazione, evoluto nel Documento Unico di Circolazione (DUC) dal 1° gennaio 2021, contiene tutte le informazioni tecniche e amministrative del veicolo. Il DUC unisce le informazioni precedentemente disponibili in maniera separata nel libretto di circolazione e nel certificato di proprietà, semplificando la documentazione e riducendo i costi amministrativi. Questo documento va sempre aggiornato in caso di cambiamenti significativi, come il passaggio di proprietà, o nel caso di immatricolazione di un nuovo veicolo.
Certificato di assicurazione
Il certificato di assicurazione conferma che il veicolo è coperto secondo le normative vigenti per la responsabilità civile auto. Va presentato durante i controlli e può essere esibito in formato digitale.
Documenti consigliati
Oltre ai documenti obbligatori, è prudente avere a bordo altri documenti come il modulo di constatazione amichevole di incidente (CAI) e la certificazione della revisione periodica (il “bollino blu”). Utilissimi in caso di incidenti o durante controlli specifici riguardanti lo stato di manutenzione del veicolo.
Circolare senza i documenti richiesti può portare a sanzioni elevate. La mancanza della revisione o del bollino blu, infatti, comporta multe che vanno dai 173 ai 694 euro, con il rischio che la sanzione venga raddoppiata in caso di recidività nel corso degli anni.
Circolare senza avere con sé documenti quali la patente di guida o la carta di circolazione comporta multe che vanno da 42 a 173 euro, come previsto dall’art. 180 del Codice della Strada.
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Documenti per passaggio di proprietà auto: tutto ciò che devi sapere
Devi acquistare un’auto usata? Il passaggio di proprietà è un atto obbligatorio per tutelare la tua sicurezza e quella degli altri. Si tratta di una procedura essenziale sia per la compravendita tra privati che per gli acquisti effettuati tramite concessionaria, anche se in quest’ultimo caso spesso è la concessionaria stessa a occuparsi della trafila burocratica.
Il passaggio di proprietà si può effettuare:
- Presso un ufficio della Motorizzazione Civile
- Al Pubblico Registro Automobilistico (PRA)
- Tramite un’agenzia di pratiche auto
Per completare il passaggio di proprietà sono richiesti:
- Libretto di circolazione o Documento Unico di Circolazione del veicolo
- Certificato di proprietà (cartaceo o digitale)
- Atto di vendita del veicolo con firma autenticata
- Copie dei documenti d’identità di tutte le parti coinvolte nella compravendita, insieme al codice fiscale dell’acquirente.
- Per cittadini extracomunitari, copia del permesso di soggiorno
Inoltre, bisognerà compilare il modulo Mod TT2119 per aggiornare il libretto di circolazione (solo per auto nuove immatricolate dopo il 1° ottobre 2021) e l’Istanza Unificata per richiedere il passaggio di proprietà.
Il costo del passaggio di proprietà cambia in base a diverse variabili:
- Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT): L’importo cambia in base alla potenza del veicolo e alla provincia di residenza dell’acquirente.
- Emolumenti ACI: 27 euro.
- Diritti DT (Motorizzazione Civile): Circa 10,20 euro.
- Imposta di Bollo: 16 euro.
- Marca da Bollo: Da 16 euro.
I documenti vanno presentati entro 60 giorni dalla firma dell’atto di vendita, presso un Comune, la Motorizzazione Civile o una Delegazione ACI. Se si preferisce delegare l’intera procedura, ci si può rivolgere a un’agenzia di pratiche auto. In questo caso, oltre ai costi standard, bisognerà sostenere però anche quelli del servizio dell’agenzia.
Alcuni casi particolari:
- Veicoli ereditati o in successione. Richiede procedure speciali per attestare la nuova proprietà in base alla documentazione testamentaria o alla dichiarazione di successione.
- Veicoli acquistati all’asta. Potrebbe essere necessario produrre documenti aggiuntivi che attestino l’acquisto legale tramite asta.
- Cambio di residenza. Se il proprietario cambia residenza, è necessario aggiornare questo dato durante il passaggio di proprietà.
- Perdita o furto di documenti. Se uno dei documenti necessari è stato perso o rubato, è indispensabile presentare la denuncia di smarrimento o furto.