Modello europeo: come si legge la patente?
Ormai da diversi anni la patente italiana ha abbandonato definitivamente il vecchio formato cartaceo a sei facciate e di color rosa, su cui vi era abbondante spazio per incollare i bollini del rinnovo decennale (o più frequente, a seconda dell’età dell’automobilista o del tipo di patente) e i tagliandini con indicato l’eventuale cambio residenza.
Nell’esigenza di un adeguamento al modello europeo, infatti, anche il documento di guida italiano, la patente appunto, ha preso la forma di un tesserino, grande come una carta di credito: si tratta di un tesserino stampato con tecnologia laser, che porta con sé differenti vantaggi.
Vediamo insieme perché è stato adottato un nuovo formato di patente e come leggerla.
Patente italiana: perché un nuovo formato?
I vantaggi del nuovo formato di patente, sono diversi.
Anzitutto la praticità: le dimensioni ridotte occupano meno spazio nel portafoglio; la rigidità rende la patente meno suscettibile di rovinarsi nel corso del tempo e, altro aspetto importante, non si sporca e non si macchia. Ma questo non è tutto, ovviamente. Il fatto che venga stampata al laser non è una scelta casuale, ma è dettata dall’obiettivo di renderne più difficoltosa la falsificazione.
Infine, sempre dal lato praticità, i rinnovi e i cambi di residenza vengono registrati automaticamente sul nuovo tesserino. Non vi sono più bollini o etichette da incollare ma, semplicemente, l’automobilista, una volta effettuato il rinnovo o il cambio, aspetterà che la patente nuova gli venga spedita all’indirizzo di residenza.
Ma come si legge la patente di guida?
La facciata anteriore della patente
La patente è un documento che riprende un modello unico, riconosciuto in tutta l’Unione Europea. Per questo motivo, deve quindi essere “leggibile” da qualunque agente delle Forze di Polizia europee. I dati riportati nella patente sono inoltre accompagnati da un numero, interpretabile grazie ad una legenda.
Di seguito le corrispondenze tra codici numerici e informazioni, per sapere come si legge la patente nel suo formato digitale.
Sul fronte del tesserino si trovano:
- 1. Cognome;
- 2. Nome;
- 3. Data e luogo di nascita;
- 4a. Data del rilascio;
- 4b. Data di scadenza;
- 4c. Rilasciata da (cui segue il codice dell’Ufficio competente, Questura o Motorizzazione);
- 5. Numero della patente;
- 6. Foto;
- 7. Firma;
- 9. Categoria per la quale è stata emessa la patente (patente A, patente B, patente C, etc…).
Il retro della patente
Sul retro del tesserino è invece collocata una tabella nelle cui righe sono posizionate tutte le categorie di patenti, dalla AM, alla DE, per un totale di ben 15 tipologie differenti, con altri elementi, ossia:
- 10. Data di primo rilascio della patente;
- 11. Data di scadenza;
- 12. Codici diversi, relativi, tra le altre cose, anche alla correzione della vista. Chi ha l’obbligo di guida con lenti avrà ad esempio il codice 01.
Sorge quindi spontanea la domanda: come mai non è contemplato il numero “8”?
Non si tratta ovviamente di un errore della Motorizzazione, bensì di un valore che, nella precedente patente, era riservato all’indirizzo di residenza del titolare della patente. E questo non viene riportato nel nuovo formato, quello europeo; si è quindi preferito tralasciare il numero “8”, per evitare l’insorgere di problemi per la compresenza in Italia, per alcuni anni, del vecchio e del nuovo modello di patente.