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Assicurazione Auto Bonus-Malus: come funziona

Chi possiede un qualsiasi veicolo come auto e moto sa perfettamente che ogni anno, per poter circolare su pubblica strada, è necessario stipulare un contratto assicurativo per la responsabilità civile, conosciuta anche come Rc Auto.

I fattori da tenere in considerazione per il calcolo dell’ammontare del premio da pagare sono diversi, tra cui la cilindrata del veicolo e alcune informazioni circa il proprietario del mezzo, come l’età e la residenza.

Tra le formule contrattuali più diffuse in Italia per la sottoscrizione dell’assicurazione auto, c’è sicuramente il meccanismo bonus-malus. Ecco come funziona.

La bonus-malus è la formula che permette di legare il premio assicurativo di un’assicurazione auto a un sistema fatto a classi, modificabili a seconda della condotta del guidatore. Se si è guidatori virtuosi e non si causano incidenti stradali, in un determinato periodo di tempo, infatti, si andrà in una classe più bassa, e quindi migliore. Al contrario, se si è responsabili di sinistri, la classe aumenterà. Il periodo da analizzare per determinare la classe di assegnazione in questione dura tutto l’anno assicurativo e termina due mesi prima della scadenza della polizza sottoscritta.

Formula bonus-malus: le classi di merito

Le classi di merito sono in tutto 18 e generalmente vanno dalla 18esima, la peggiore, alla prima, la migliore. Al momento della prima stipula del contratto, si parte da una classe assicurativa di base (la 14esima), per poi muoversi verso l’alto o verso il basso, a seconda del comportamento tenuto alla guida.

Al momento della sottoscrizione della polizza assicurativa, comincia il periodo di osservazione, della durata di un anno, in cui verrà monitorato il comportamento alla guida del nuovo assicurato a cui è stata assegnata la quattordicesima classe di merito. Se durante questo primo anno, il guidatore non è responsabile di sinistri stradali, infatti, passerà dalla quattordicesima alla tredicesima posizione. In questo modo si certifica l’applicazione del bonus. Se, invece, l’assicurato è riconosciuto come responsabile di sinistro stradale vene applicato il malus e quindi si perdono 2 classi di merito, giungendo alla quindicesima. Nel caso in cui, invece, nell’incidente stradale vi sia un concorso di colpa la classe di merito rimane invariata, ma il sinistro viene segnalato tramite l’attestato di rischio.

Il meccanismo bonus-malus è costruito per incentivare uno stile di guida prudente e sicuro: è, infatti, statisticamente provato che questa formula ha registrato effetti positivi sui dati degli incidenti stradali in moltissime dei Paesi in cui è stato introdotto.

Bonus-Malus e Legge Bersani: cosa cambia

Come già affermato, nel caso in cui si sottoscriva una polizza assicurativa per la prima volta, si parte dalla Classe di Merito 14 anche se, grazie all’approvazione della Legge Bersani, è possibile ereditare la classe di merito di uno dei componenti conviventi del proprio nucleo familiare già assicurato con un altro veicolo della stessa tipologia. Nel febbraio 2020 è stata introdotta la nuova normativa sulla RC Familiare  che elimina il vincolo della tipologia di veicolo: è possibile trasferire classi di merito sia dalle auto sia dalle moto purché assicurate con la formula Bonus Malus.

La classe di merito e, in generale, la formula Bonus-Malus è un altro elemento per determinare il prezzo dell’assicurazione auto. Allo scadere di ogni anno, se il conducente si è dimostrato prudente e virtuoso e non ha commesso sinistri stradali, la classe di merito decresce e potrebbe rendere l’assicurazione auto più economica e conveniente.

Bonus-malus e cambio compagnia: come funziona

Spesso ci si chiede se, cambiando la compagnia assicurativa, è possibile beneficiare di una CU (classe di merito) migliore rispetto a quella assegnata dalla compagnia precedente. È bene sapere che nel passaggio da una compagnia all’altra viene applicata una tabella universale di conversione predisposta dall’IVASS (Istituto per la Vigilanza delle Assicurazioni). In generale, per conoscere la classe universale è sufficiente consultare l’attestato di rischio rilasciato dalla compagnia assicurativa. Altra cosa è la classe di merito interna, ovvero quella che può variare in base all’assegnazione e al sistema interno adottato dalla compagnia stessa.

Niente malus per la classe interna con il “bonus protetto”

Un caso particolare in cui la classe di merito assegnata internamente riveste un ruolo rilevante è il bonus protetto. Questo meccanismo, infatti, permette all’assicurato di non perdere la classe di merito interna nemmeno in caso di responsabilità di sinistro stradale. Solitamente, il bonus protetto viene assegnato esclusivamente agli assicurati particolarmente virtuosi e prudenti che hanno rinnovato per diversi anni la polizza assicurativa senza aver mai causato incidenti. Di norma, questo bonus bonus è valido per un solo sinistro stradale e funziona solo se si mantiene la medesima compagnia assicurativa. Viene, infatti, conservata esclusivamente la classe di merito interna maturata in precedenza, mentre quella universale risentirà dell’incidente e terrà traccia dell’ammontare del danno che la compagnia assicurativa è tenuta a risarcire per conto dell’assicurato.

Un modo diverso per evitare il cosiddetto “malus” è la procedura “riscatto del sinistro”: questo metodo permette di mantenere la classe di assegnazione universale denunciando ugualmente l’avvenuto sinistro alla propria assicurazione. In caso di incidente, infatti, l’indennizzo sarà a carico dell’assicurato che si dovrà rivolgere alla CONSAP (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici) che stabilirà l’ammontare del danno. L’importo sarà poi comunicato in forma scritta e dovrà essere versato tramite bonifico bancario al conto corrente indicato dal medesimo ente. In un secondo momento, poi, la concessionaria rilascia all’assicurato un documento per chiedere il riscatto del sinistro alla compagnia assicurativa.  È necessario ricordare che gli unici sinistri in cui è possibile adottare questa procedura sono quelli liquidati tramite indennizzo diretto e quindi non saranno riscattabili i seguenti casi di incidente:

  • Avvenuti senza urto;
  • In cui sono coinvolti più veicoli responsabili:
  • Con autoveicolo straniero.

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