Prima di acquistare un buon casco modulare
Sei alla prima moto e devi acquistare un casco? Oppure hai già moto e casco e hai deciso di prendere un altro modello di protezione, optando questa volta per quello modulare?
Se si vuole scegliere il casco modulare più adatto alle proprie esigenze (ma il ragionamento si applica anche al jet, al semi-jet e all’integrale), prima di tutto bisogna informarsi.
Sul web ci sono tutte le informazioni possibili, a partire dai siti dei brand produttori di caschi per moto: lo svolgimento dei test di sicurezza, quali punteggi hanno ottenuto i diversi modelli, con che materiali e tecnologie vengono infine prodotti i singoli caschi. I forum specializzati e gli amici e i conoscenti che già possiedono uno dei modelli che ti interessano, inoltre, sono un’ulteriore fonte d’informazione rivelante.
Resistenza agli urti, traspirabilità, comfort e accessori: quanti e quali possibilità esistono per un casco?
La sicurezza e l’omologazione
La sicurezza prima di tutto: su questo piano le informazioni si ottengono in due maniere.
La prima si ricava dall’omologazione avuta dal casco. Va da sé che l’omologazione deve esserci e deve essere conforme alla legge, nello specifico, alla normativa europea ECE 22/05.
Per scegliere il miglior casco modulare, l’etichetta, solitamente cucita al cinturino, deve riportare la lettera E seguita da un numero che starà ad indicare il paese in cui il casco stesso è stato omologato. E3 per l’Italia, E1 per la Germania, E2 per la Francia, E4 per i Paesi Bassi e così via, passando per la E37 della Turchia, fino alla E48 della Nuova Zelanda.
Nel caso di un casco modulare si dovrà però continuare la lettura dell’etichetta e vedere se quello che ci si sta accingendo ad acquistare abbia l’omologazione semplice (indicata dalla lettera P) o la doppia omologazione (P/J).
La distinzione è fondamentale: nel primo caso, il casco sarà utilizzabile solo in modalità “integrale”, ovvero con la mentoniera chiusa, la quale potrà essere sollevata solo a moto ferma (soluzione che ha una propria utilità, ma limitata, per l’appunto, alle soste); in caso di casco con omologazione P/J, invece, la mentoniera potrà essere alzata anche durante gli spostamenti, rendendo il casco modulare un casco jet a tutti gli effetti.
La sicurezza e gli Sharp Test
Ma, in termini di sicurezza, non è tutto qua: nella scelta del miglior casco modulare si dovrà tener conto anche di un altro parametro, che va al di là della semplice omologazione per legge.
Stiamo parlando dei dati ufficiali forniti dall’Helmet Safety Scheme di Sharp, noti più semplicemente come Sharp Test. I caschi dei diversi brand sono sottoposti ad una molteplicità di prove tese a valutarne la resistenza agli urti, in particolare, ma anche la “silenziosità”. Sulla base dei punteggi ottenuti, ogni casco riceve un numero di stelle in una scala compresa tra 0 e 5.
Il consiglio è ovviamente quello di scegliere solo caschi 5 stelle, dato che si tratta di un tema rilevante, ovvero la propria “testa”!
In negozio: comfort e accessori
Anche se un casco non è “per sempre”, come invece nel caso di un diamante, la scelta va fatta accuratamente. All’interno del negozio di articoli di abbigliamento per motociclisti, ci sarà bisogno di prendersi tutto il tempo necessario per valutare pro e contro dell’acquisto che si sta per fare.
Quindi una volta davanti agli espositori, individuati i modelli a 5 stelle, per scegliere il miglior casco modulare, non ci sarà da farsi prendere né dalla fretta (suggerita magari dal negoziante, che vuole solo concludere la vendita), né da criteri puramente estetici.
Il casco dovrà calzare alla perfezione, quindi bisognerà provare le diverse taglie ed essere disponibile anche a cambiare modello, fino a quando non si sarà trovata la misura perfetta: il comfort giusto è dato da un casco che non si muove durante la rotazione della testa e che al contempo non stringe le tempie.
Alle le comodità cui, potendo, non si dovrebbe rinunciare, anche nel caso di un casco modulare, vi sono sicuramente la doppia visiera (entrambe antigraffio e antisole): quella più piccola, ideale per riparare gli occhi dal sole nei tragitti di breve e media durata, come quelli in città; e quella più grande per gli spostamenti più lunghi, anche extraurbani.
In molti caschi, ma non in tutti, vi è la predisposizione per un interfono bluetooth: si tratta di una soluzione estremamente pratica per ascoltare la radio o le indicazioni del navigatore, ma anche e soprattutto per comunicare con il passeggero o con un altro motociclista con cui si stanno trascorrendo le ferie in moto.