Codice della strada

Revisione moto, i controlli e le scadenze previste per legge

Anche quest’anno la revisione della moto rappresenta un appuntamento imprescindibile per tutti i motociclisti che desiderano circolare su strada in sicurezza e nel rispetto delle normative. Ma cosa avviene esattamente quando la moto rimane in officina? E soprattutto, quali sono gli adempimenti e i costi per i controlli di legge del 2024? Tra scadenze, controlli meccanici e riparazioni obbligatorie, ecco tutto quello che c’è da sapere e come preparare al meglio la moto per evitare spiacevoli contrattempi.

Revisione moto: quando farla, quanto costa

Secondo quanto stabilito dall’articolo 80 del Codice della Strada, la revisione periodica dei veicoli a motore, incluse le moto, è una pratica obbligatoria da eseguire entro quattro anni dalla data di prima immatricolazione e, successivamente, ogni due anni. Ciò implica che, nel 2024, le moto immatricolate nel 2020 debbano sottoporsi alla revisione entro il mese in cui è stata rilasciata la carta di circolazione o il Documento Unico di Circolazione. Allo stesso modo, le moto che hanno già effettuato l’ultima revisione nel 2022 dovranno essere sottoposte alla successiva entro il mese corrispondente all’ultima revisione. Ricapitolando, queste sono le scadenze:

  • Prima revisione: 4 anni dalla data di prima immatricolazione.
  • Revisioni successive: ogni 2 anni, entro il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata l’ultima revisione.

Per quanto riguarda i costi, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti stabilisce che la revisione presso la Motorizzazione Civile abbia un costo di 45 euro, mentre nei Centri privati autorizzati è di circa 79 euro. Saltare questo appuntamento comporta il rischio di incorrere in sanzioni amministrative che variano da 173 a 694 euro.

Revisione moto: Cosa comporta?

Xt550 300x169Il processo di revisione della moto si articola in diverse fasi mirate a verificare la conformità del veicolo agli standard previsti di sicurezza e di inquinamento. Inizialmente, si svolge un controllo di tipo amministrativo per accertare la corrispondenza tra i dati riportati nel libretto e quelli presenti nei database della Motorizzazione Civile.
Successivamente, viene effettuata un’ispezione identificativa, attraverso cui si controlla che il numero di telaio coincida con quello indicato nei documenti ufficiali.

L’attenzione poi si sposta sullo stato degli specchietti, dei fari e degli altri componenti cruciali della moto. Seguono infine una serie di test, tra cui la misurazione dei livelli di gas inquinanti attraverso l’uso di una sonda e la prova di frenatura su un banco dinamico a rulli. Quest’ultima prova include anche la misurazione del peso e il bilanciamento sui due assi della moto. Inoltre, include un test di rumorosità del clacson, grazie all’uso di un fonometro per rilevare i livelli sonori emessi.

Se il veicolo supera il controllo, la revisione avrà esito “regolare”. In caso di esito negativo ci sono due possibilità: se l’esito è “ripetere”, si devono effettuare le opportune riparazioni degli impianti indicati come non efficienti per poi effettuare una nuova revisione entro un mese; invece, se l’esito è “sospeso”, prima si devono effettuare le opportune riparazioni e poi occorre presentare una nuova richiesta di revisione per poter circolare. Inoltre, le moto sottoposte a revisione presso la Motorizzazione Civile devono affrontare anche il test fonometrico allo scarico, che verifica i livelli di rumore emessi.

Revisione moto d’epoca

Capitolo a parte per le moto d’epoca, cioè quelle cancellate dal PRA, e per quelle di interesse storico o collezionistico. Questi veicoli devono essere sottoposti a revisione ogni due anni e, se costruiti prima del 1° gennaio 1960, la revisione deve avvenire tassativamente presso la Motorizzazione Civile. Le moto d’epoca sono soggette a normative differenti, dovute anche alle differenti tecnologie con cui sono state progettate.
Ricorda di prenotare la revisione con largo anticipo, tenendo in considerazione i tempi di attesa della Motorizzazione; e porta con te i documenti necessari, incluso il certificato di interesse storico.

Verifiche da fare prima della revisione moto

Prima di consegnare la propria moto per la revisione, è consigliabile effettuare una serie di rapidi controlli per garantire il superamento della procedura senza intoppi. In particolare, è opportuno effettuare controlli estetici e funzionali. Per i primi, esamina:

  • Portatarga. Verifica che sia posizionato correttamente e non sia occultato o danneggiato.
  • Catadiottro posteriore. Assicurati che sia presente e funzionante.
  • Specchietti retrovisori. Controlla che siano omologati e ben fissati.
  • Impianto di scarico. Verifica che sia omologato per la tua moto e che il certificato di omologazione sia in regola.

Per quanto concerne i controlli funzionali, invece, esamina:

  • Freni. Verifica l’efficienza di entrambi i freni, anteriore e posteriore, e controlla il livello del liquido freni.
  • Comandi. Assicurati che leve, pedane e manopole siano in buone condizioni e non compromettano la guida.
  • Pneumatici. Controlla lo stato di usura e la pressione degli pneumatici.
  • Luci. Verifica il funzionamento di tutte le luci, anabbaglianti, abbaglianti, frecce, stop. Verifica anche il clacson.

Infine, un altro aspetto importante di cui tenere conto riguarda il certificato di omologazione del sistema di scarico, in caso di sostituzione di quello di serie: va tenuto sempre insieme a tutta la documentazione della moto.

Non dimenticare l’assicurazione moto!

L’assicurazione moto è un altro importante obbligo di legge per poter circolare in sicurezza sulle strade. Una moto ben tenuta non solo riduce il rischio di guasti e incidenti, ma può anche influenzare positivamente il costo dell’assicurazione. ConTe.it, distributore assicurativo parte del Gruppo Admiral, offre una vasta gamma di prodotti assicurativi per moto online e per le esigenze dei motociclisti.

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